L'Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam: Stultitiae laudatio - 1765 (bellissima legatura)
Moriae enkomion. Stultitiae laudatio. Desiderii Erasmi declamatio. Londini & venit Parisiis, apud Barbou, via Mathurinensium, 1765.
Cm. 15,5, pp. (4), xiii (1), 214 + 1 c.b. Bellissima antiporta incisa finemente in rame da De Longueil su disegno di Gravelot, con raffigurazione allegorica della "Pazzia regina del mondo”, alcune belle vignette a terzo di pagina. Splendida legatura strettamente coeva in piena pelle con titoli in oro su doppio tassello rosso e ricchi fregi al dorso; tagli dorati, piatti inquadrati da triplice filetto e dentelles dorate. Segnacolo in seta e sguardie in bella carta policroma. Sporadiche e quasi impercettibili macchiette, qualche carta leggermente brunita. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Pregevole edizione parigina stampata da Barbou dell'Elogio della follia (Encomium Moriae seu laus stultitiae), uno dei capolavori della letteratura rinascimentale, nonché il testo erasmiano più diffuso al tempo. Attraverso la metafora della pazzia, già usata da Sebastian Brant nella Nave dei folli, Erasmo delineò una sferzante parodia del suo tempo e più in generale della dottrina scolastica medievale. Nelle prima pagine trova collocazione la celebre dedicatoria indirizzata da Erasmo a Tommaso Moro. Cfr. Iccu; Brunet, II, 1037; Cohen-De Ricci, col. 348: "Joli frontispice par Gravelot, gravé par de Longueil. Le dessin original du frontispice, a' la sepia, par Gravelot, etait chez Philippe de St.-Albin".






























