L'opera di Orazio in una bella edizione Barbou: Horatius - Carmina (Satyrarum, Epistolae...) - 1775
Carmina [et Satyrarum, Epistolae, De arte poetica, Epodon, Carmen saeculare] detersis recentibus plerumque maculis, nitori suo restituta. Nova editio. Parisiis, typis J. Barbou, via Mathurinensium, 1775.
Cm. 15,5, pp. 356 (2) + 1 carta bianca. Con una bellissima antiporta allegorica incisa in rame raffigurante l'Autore entro medaglione circolare. Bel marchio tipografico di impronta elzeviriana e numerose testatine xilografiche (due incise finemente in rame, relativa a Odi e Satire). Splendida legatura coeva in piena pelle con titoli su tassello in pelle e ricchi fregi in oro al dorso; piatti inquadrati da triplice filetto e tagli dorati. Segnacolo in seta e sguardie in bella carta policroma. Piccola mancanza alla cuffia superiore, lieve alone limitato al margine bianco di alcune carte. Esemplare nel complesso ben conservato. Elegante e accurata edizione Barbou delle opere di Orazio (65 a.C. – 8 a.C.). Le Odi (Carmina) di Orazio sono costituite da 103 poesie composte dal grande poeta nativo di Venosa a partire dal 30 a.C. Il modello della raccolta è la grande poesia greca di età arcaica, soprattutto Alceo, Anacreonte, Saffo, Pindaro e i poeti dell'isola di Lesbo, con la ripresa di diversi tipi di componimento e di metri vari. Seguono le seguenti opere: a p. 153 Epodon liber, a p. 185 Satyrarum, a p. 263 Epistolarum, a p. 324 De arte poetica, a p. 341 Carmen saeculare Cfr. Iccu; Brunet, III, 321; non in Graesse.
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