Lucretius - De rerum natura libri sex - Paris, typis Barbou 1754 (con numerose incisioni in rame)

Cm. 15, pp. xxxxvi, 288. Con 7 bellissime tavole calcografiche a piena pagina raffiguranti scene allegoriche (disegni di Frans van Mieris) e corrispondenti testatine incise in rame nelle pagine adiacenti. Capilettera ornati graziosi e finalini xilografici. Bella legatura strettamente coeva in piena pelle con titoli su tassello in marocchino rosso e ricchi fregi in oro al dorso. Piatti inquadrati da triplice filetto, dentelles e tagli dorati. Minimi segni del tempo. Trascurabili e sporadiche arrossature. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Raffinata edizione figurata (stampata dal celebre editore Joseph Barbou a Parigi) di uno dei più grandi capolavori della poesia classica. In questo celebre poema Lucrezio si fa portavoce delle teorie epicuree riguardo alla realtà della natura retta da un "ordine naturale" indipendente dagli dei e al ruolo dell'uomo in un universo atomistico. Si tratta di un richiamo alla responsabilità personale e di un incitamento al genere umano affinché prenda coscienza della realtà, nella quale gli uomini sin dalla nascita sono vittime di passioni che non riescono a comprendere. L'Autore suggerisce al lettore gli strumenti per eliminare le paure e raggiungere l'atarassia, ovvero l'assenza di turbamento propria del saggio, l'unico capace di ottenere una vittoria razionale sui sentimenti. Cfr. Kvk.