Ovidius - Opera quae supersunt - Paris, Barbou 1762 (con numerose incisioni e una bella legatura)
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Ovidius - Opera quae supersunt - Paris, Barbou 1762 (con numerose incisioni e una bella legatura)

OVIDIUS PUBLIUS NASO.  Opera quae supersunt. Parisiis, J. Barbou, via San-Jacobea, sub signo Ciconiarum, 1762.

Tre volumi di cm. 15,5, pp. (4) xii, 328; (4) 376 (8); 396. Tre bellissime antiporte f.t. incise finemente in rame (disegni di Eisen, incisioni di Longueil), numerose testatine (perlopiù xilografiche, alcune in rame). Splendida legatura strettamente coeva in piena pelle con titoli in oro su doppio tassello rosso e ricchi fregi in oro al dorso; tagli dorati, piatti inquadrati da triplice filetto e dentelles dorate. Segnacolo in seta verde e sguardie in bella carta policroma. Trascurabili segni del tempo alle legature e sporadiche macchiette/arrossature, peraltro esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Elegante e raffinata edizione parigina dell'opera di Ovidio (43 a.C. – 17/18 d.C.): Heroides, Amorum, De arte amandi, Remediorum amoris, Medicamina Faciei fragmentum, Consolatio ad Liviam Augustam, Metamorphoseon, Fastorum, Tristium, Epistolarum ex Ponto, Ibis, Fragmenta. Edizione poco comune e ricercata. Cfr. Brunet, IV, 273; Cohen-Ricci, II, 774; Iccu; Kvk.

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