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Uno dei tanti paradossi italiani riguarda la gestione e l’idea che si ha in questo paese del libro antico. Gravi fatti senza precedenti si sono recentemente innestati sull’intricato groviglio legislativo che regola i beni culturali e sulle variabili e scostanti pratiche amministrative delle nostre istituzioni, locali e nazionali, creando uno scenario per molti versi emblematico del malfunzionamento della nostra società. Il tema va snocciolato in tutta la sua complessità e richiede pertanto una premessa ed un inquadramento storico.
Brani scelti: CHARLES DARWIN, Autobiografia (1809-1882), 1887 (postumo).
Brani scelti: EMILY DICKINSON, Non esiste un vascello veloce come un libro, (Le stanze di alabastro, SE 2003).
Noi che abbiamo conosciuto Giulio Einaudi, noi che gli abbiamo stretto la mano, come commosso abbraccio di gratitudine, noi che lo abbiamo amato e che lo amiamo per aver tratto, da quel suo catalogo, tanta parte del nostro nutrimento intellettuale, ci vediamo costretti a segnalare oggi un articolo, a firma di Stefano Salis, pubblicato alla pagina 31 dell'inserto culturale de Il Sole 24 Ore di Domenica 3 Aprile 2005 (n. 91), ed intitolato "Se lo Struzzo oppone Resistenza". É un articolo che mai avremmo voluto segnalare, perché mai avremmo voluto leggere. Mala tempora currunt, anche e soprattutto per l'editoria di qualità.
Brani scelti: AMOS OZ, Una storia di amore e di tenebra, (Milano, Feltrinelli 2002).
Brani scelti: RICHARD DE BURY, Philobiblon, 1344 ca.
Brani scelti: AMOS OZ, Una storia di amore e di tenebra, (Milano, Feltrinelli 2003).
Brani scelti: JEAN-BAPTISTE D'ALAMBERT, Discorso preliminare all'Enciclopedia, 1751.
Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Umano, troppo umano II, 1879/80.
Brani scelti: SOREN KIERKEGAARD, La ripetizione, 1843.